Sabato 16 novembre alle 18 si inaugura alla Galleria Rettori Tribbio di Trieste (piazza Vecchia 6) la mostra intitolata “Nutrire l’anima. La poetica concettuale di Gastone Bianchi”, che sarà introdotta sul piano critico da Gabriella Dipietro. Da sempre il momento del pasto ha caratterizzato la vita dell’uomo e, come tale, da sempre ha ricoperto un ruolo fondamentale nell’arte. Per Gastone Bianchi, in questa sua nuova personale, il cibo è in divenire, si trasforma con un intento fortemente provocatorio. Composizioni, colori ed inquadrature, studiate in ogni dettaglio, vanno a formare immagini surreali eppure convincenti, a volte divertenti. Andando oltre la routine e l’aspetto del quotidiano, l’artista gioca con la nostra memoria e le associazioni d’idee, ingannando la nostra mente. Il suo talento, che si lascia affascinare tra fantasia e dimensione intellettuale, sta nel trasformare soggetti ordinari, con l’utilizzo della computer grafica, cristallizzando una determinata situazione, con lo scopo di illudere lo spettatore mostrando come spesso le cose siano diverse da come appaiono, cambiandone anche totalmente l’identità. Molto attratto dal cibo, questo poliedrico artista triestino, vede nascere e svilupparsi questa idea che si è rivelata una fonte inesauribile di pensieri correlati. “Il cucinare, così come ogni altra forma d’arte esistente, adempie al compito più importante: é il nutrimento per la nostra anima”, così scrive Gastone Bianchi… e adesso provate a guardare il cibo con gli stessi occhi di prima.
Aperta fino al 29/11/2019. Orari: feriali 10-12.30, 17-19.30; domenica 10-12; venerdì pomeriggio e lunedì chiuso