Bella, candida, soffice… così fredda. Non ho un buon rapporto con l’inverno. Da piccola, ogni volta che nevicava mio padre non ci faceva uscire di casa. Non si andava a scuola e di questo eravamo infinitamente felici, ma non si usciva neanche per giocare. Dalle finistre vedevamo i giovani vicini di casa che si lanciavano palle di neve e ci urlavano di scendere a giocare con loro. Le finestre erano sigillate, i vetri offuscati dal vapore acqueo che si creava visto che a casa mio padre, di origine siciliana, teneva una temperatura che sfiorava i 30 gradi. E noi scrivevamo su un grande foglio, che appiccicavamo alle finestre umide, che i genitori che non ci facevano uscire. Gli altri bambini per qualche secondo ci guardavano intristiti e senza capire… poi correvano via a lanciarsi altre palle di neve. Le Dipietro se le erano già belle e dimenticate. Da adulta avrei potuto avere la reazione di amare infinitamente la neve e di volere a tutti i costi imparare a sciare… e invece no. C’è a chi non piacciono gli spinaci, chi detesta l’afa, io non sopporto l’inverno. Che male c’è?! Vedermi arrancare su un millimetro di neve fa sbellicare dalle risate chiunque mi veda. Ho paura di scivolare e di rompermi a pezzetti come una stalattite obesa (o stalagmite???). Di buono è che con questo freddo (fuori da casa mia stamane -8) non esco se non il minimo indispensabile e per andare al lavoro e quindi dipingo. Come già vi avevo accennato, sto facendo un ciclo di quadri sugli animali. Finito un tenero scoiattolo, adesso sto dipingendo dei passerotti. Appena li finisco li metto in bacheca, ne sono proprio soddisfatta. Deve percepirlo anche la mia peste di cucciola di cane, la Bonnie, quanto sono felice quando dipingo, ed eccezionalmente mi lascia in pace e dormicchia sul divano. Lo sto vivendo da un punto di vista diverso questo inverno, nonostante non mi sia simpatico: vedere i miei alberetti potati che si scuotono con la bora… i primi bucaneve, le violette. Potare le mie 4 rose che sembrano 2 stecchi, pensare che mai più recuperino vitalità, e invece vedere i primi germogli rossastri che fanno capolino da tutta quella miseria di rami. E nell’attesa finisca anche questo inverno, vi saluto con calore e buona vita a tutti.